Astrologia vedica: di cosa si tratta
Partiamo dal significato stesso di queste due parole.
Astrologia: dal greco astron=astro e logos=discorso/pensiero, si riferisce allo studio del significato della posizione degli astri nel cosmo.
Vedica è un termine che deriva da Veda: raccolta di antiche e sacre scritture indiane, che contengono informazioni su qualunque ambito di vita, dall’alimentazione alla mitologia, dall’astrologia all’organizzazione sociale, dall'educazione alla medicina.
La parola vedica significa letteralmente sapienza, conoscenza della verità fondata sulla percezione. Si tratta quindi di un approccio scientifico ed infatti fin dai tempi più antichi, l’astrologia è stata ritenuta la madre di tutte le scienze. L’astrologia vedica è dunque uno studio del modo in cui le energie cosmiche si distribuiscono nel tempo e nello spazio, frutto di osservazione empirica e non mera fantasticheria come si è purtroppo abituati a credere.
L’origine dei Veda non è certa, ufficialmente vengono fatti risalire al 2000 a.C. ma c’è chi ipotizza siano molto più antichi. In accordo con la visione evolutiva di Rudolf Steiner, apparterrebbero all’epoca che lui definisce Antica India, risalente a circa 10.000 anni fa. È interessante che questa stessa datazione corrisponda anche alla visione ciclica evolutiva presentata da Swami Sri Yukteswar, che colloca in quel periodo la cosiddetta età dell’oro, un’epoca spirituale chiamata in sanscrito Satya Yuga.
A quell’epoca gli uomini sarebbero stati in grado di sfruttare il loro potenziale psichico al 100%, avevano quindi doti e capacità che a noi oggi parrebbero sovrannaturali. Si dice fossero molto più alti di noi, addirittura fino a 15 metri. In questo contesto straordinario sarebbero nati i Veda, ricevuti dai santi Rishi, antichi veggenti indiani, attraverso l’ascolto di vibrazioni cosmiche divine (mantra). Per l'approfondimento di questo affascinante argomento si rimanda al post Il ciclo degli Yuga: alla ricerca delle nostre origini.
La parola sanscrita per indicare l’astrologia vedica è Jyotish, che significa: scienza della luce.
Di quale luce si sta parlando? Di quella che crea l’universo. Secondo i Veda infatti, all’inizio esisteva un’unica luce che poi si è divisa in differenti raggi di energia. La diversa combinazione di questi raggi di energia ha dato origine a tutto ciò che esiste.
Jyotish è proprio lo studio delle differenti combinazioni dei raggi di energia cosmici che permeano l’universo e mutano in ogni istante. Ogni momento può quindi essere letto e compreso grazie a Jyotish.
La definizione migliore di cosa sia Jyotish, ci proviene da Swami Sri Yukteswar (1855-1936) che fu un astrologo indiano, maestro di Yogananda ed autore della La Scienza Sacra.
Egli afferma che “Jyotish è lo studio della risposta dell’uomo ai raggi dei pianeti e delle stelle”. Questa definizione è importantissima, perché ci fa capire che siamo noi a poter scegliere come rispondere alle energie cosmiche; non siamo delle semplici marionette in balia dei pianeti, o meglio, siamo liberi di scegliere se esserlo o meno. Se ci relazioniamo a queste energie con consapevolezza possiamo arrivare a dirigerle, se invece ci limitiamo a reagire loro, ne diventiamo i pupazzi. Questa preziosissima scienza può quindi aiutarci ad evolvere e rappresentare non una dipendenza, come spesso si crede, ma un ampliamento di coscienza.
E’ importante sapere che esiste una differenza sostanziale fra l’astrologia vedica e la più giovane astrologia occidentale. Per un motivo astronomico, la precessione degli equinozi, l’intero oroscopo indiano è da ruotare indietro di circa 22° gradi rispetto a quello occidentale, che è rimasto congelato al rapporto terra/sole/costellazioni di 2000 anni fa. Il risultato è che molto spesso troveremo i pianeti nel segno precedente rispetto a quello in cui si trovavano nella carta occidentale. Comprendere questa differenza è molto importante prima di iniziare un vero e proprio studio astrologico, per questo è un tema affrontato nel post dedicato Differenza fra astrologia vedica ed occidentale.
Proprio come nell’apprendimento di una nuova lingua, all’inizio abbiamo bisogno di studiare separatamente le sue varie parti: nomi, verbi, aggettivi, per poi combinarle gradatamente fra loro, anche nello studio dell’astrologia il primo passo è quello di prendere dimestichezza con il suo ABC e cioè i pianeti, i 12 segni zodiacali e le 12 case. Fatta pratica con questi elementi fondamentali, si potrà poi proseguire con argomenti via via più specifici.
Prima di proseguire con l’approfondimento sui pianeti, è consigliabile completare questa parte introduttiva con i post Il ciclo degli Yuga: alla ricerca delle nostre origini e Differenza fra astrologia vedica ed occidentale. Buona lettura!
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