Chakra e Astrologia: perché occuparsene
Prima o poi le circostanze della vita portano ciascuno di noi ad interrogarci sul vero valore della nostra esistenza. Crescendo ci rendiamo conto che la felicità non proviene da fuori: relazioni, denaro, oggetti posseduti, carriera. Dove possiamo trovarla allora? Molte persone illuminate nel corso della storia ci hanno insegnato che la vera felicità è dentro di noi, in quella scintilla divina che ci accomuna alla Suprema Intelligenza Creatrice e allora perché pur avendo ricevuto questa informazione fatichiamo così tanto a metterla in pratica? Penso che si tratti del vecchio detto “Dal dire al fare, c’è di mezzo il mare”. I concetti li abbiamo e possiamo anche crederci ma per farli passare all’azione, cioè trasformarli in vissuto quotidiano, dobbiamo arrivare a sentirli nel cuore, è questo il mare che c’è di mezzo!
La chiusura di cuore di cui soffriamo qui in Occidente, è il motivo per cui fatichiamo così tanto a ricollegarci con la Fonte Creatrice, con il Mondo Spirituale da cui tutti proveniamo. Abbiamo reciso il cordone ombelicale che ci unisce all’Universo perdendo completamente la via. Ci sentiamo smarriti e isolati come dei bambini che hanno perso la strada di casa.
È qui che entrano in gioco i Chakra: essi rappresentano il ponte fra il nostro microcosmo, Noi stessi e l’Universo, il macrocosmo, ecco perché riscoprire i Chakra può rivelarsi determinante ai fini di ripristinare consapevolmente l’antico legame con il Cosmo.
Sono sette centri di energia che ci permettono di attingere il prana dall’Universo e allo stesso tempo sono centri di coscienza: è nei nostri Chakra infatti che percepiamo stati d’animo come amore, paura, ansia, rabbia, potere, intuizione.
Sono un ponte temporale con le nostre vite precedenti, dato che in essi sono registrate tutte le memorie di emozioni ed esperienze passate che ci condizionano ancora nel presente. Ecco da dove provengono le differenze temperamentali e caratteriali: sono il frutto di abitudini, pensieri ed emozioni che portiamo con noi dal passato e che se non provvediamo con volontà e consapevolezza a sciogliere, continueranno a condizionare la nostra vita presente e anche quelle future.
Nei Chakra è quindi contenuto il nostro Karma: la somma di pensieri, abitudini e sentimenti scaturiti come conseguenza di azioni compiute in passato.
Facciamo un esempio: se sono stata priva di autostima in un’incarnazione precedente, ne porterò ancora i segni in una postura del corpo goffa e chiusa e proverò disagio nell’assumermi delle responsabilità. Il III Chakra, collegato al potere personale, sarà disarmonico e proprio per essere spinta a lavorarci su, sceglierò di incarnarmi in una coppia di genitori che non faciliterà lo sviluppo della fiducia in me stessa ma che al contrario la ostacolerà; solo in questo modo avrò la spinta a risolvere il blocco per una mia libera decisione e questa sarà una delle lezioni più importanti da apprendere nel corso dell’attuale incarnazione.
Tutto questo sarà visibile nel mio Tema Natale, che impiegato come mappa di lettura dei Chakra, metterà in evidenza la disarmonia all’altezza del III Chakra, corrispondente ai segni dell’Ariete e dello Scorpione.
Il Tema Natale infatti altro non è che il Passaporto che ci mostra a che punto della nostra evoluzione eravamo arrivati nella precedente incarnazione. La posizione dei Pianeti nei Segni e nelle Case, indica dove e come avevamo impiegato le energie planetarie e quali lezioni abbiamo scelto di apprendere in questa vita. È uno strumento meraviglioso per conoscersi in profondità e orientarsi fra le prove della vita.
Ho ideato un corso di 12 ore, che richiede due giornate per essere affrontato “Il Tema Natale come mappa dei nostri Chakra”, per fornire ad ogni ricercatore spirituale uno strumento di conoscenza pratica dei Chakra rapportati al proprio percorso evolutivo individuale.
Al link sottostante trovate tutte le informazioni, Vi aspetto!